Fes

Fes  fondata  nell’808 , fes è un centro di grande spiritualità .  il santo e patrono della città è Moulay Idris , discendente di Alì, genero del profeta.

 Così la descrive lo scrittore Tahar Ben Jelloum:  “Fes è la città del Tempo. Nei suoi vicoli, nelle sue moschee, nei suoi mercati si costruisce il Tempo , che governa la nostra memoria, muove le nostre illusioni e abbellisce le nostre radici.

…Libro di storia, Fes ogni mattina dispiega le ali  per cantare e celebrare la vita, quella dei potenti ,ma anche quella dei piccoli artigiani, coloro che lavorano con pazienza e minuzia” (Marocco, Einaudi ).

La Medina di Fes, dichiarata Patrimonio dell’Umanità, ha mantenuto l’impianto originario e varcarla ci proietta nel passato. 

E’ rimasta inalterata da quando  Pierre Loti la descriveva nel 1889 “Dedalo di vie coperte, oscure  che si agggrovigliano in ogni senso. I piccoli viali a labirinto  se ne vanno di traverso ricoperti di vecchi tetti  di legno oppure di un pergolato di giunchi sul quale si avvolgono rami  di vite e là per tutta la lughezza si aprono delle botteghe grandi come nicchie nelle quali stanno accovacciati  venditori in turbante impassibili e magnifici in mezzo ai loro ninnoli rari, C ’è la via dei venditori di vestiti, ove le bottegucce luccicano di sete rosa,  azzurro, arancio, di ricami d’argento e d’oro,  la via dei venditori di cuoi, poi la via dei mercanti di rame,  dove da mattina a sera si sentono martellare arabeschi sui vasi,la via dei ricamatori di babbucce, quella dei tintori dalle braccia imbrattate di indaco  e di porpora 

Tra le vie del labirinto si aprono piazzette ornate da fontane zampillanti,  una serie di ogive ricche di arabeschi diversi intarsiate di ricami, di pizzi,  le porte che conservano l’intelaiatura di mosaici,  i loro rosoni stranamente complicati oppure semplicissimi come larghe margherite sbocciate,  le loro serie di disegni stellati le cui mille faccette di maiolica  brillano di colori vecchissimi eppure ancor freschi”

Fes è la più antica delle città imperiali. Nei secoli,la  città si è arricchita  culturalmente e artististicamente grazie alle migrazioni sin dal l’817 degli Andalusi in fuga dalle armate cristiane che trasmisero i loro saperi artigianali. Nel 927 si aggiunse la comunità tunisina in fuga da Kairouan,che fondò il quartiere Kairaouine,in cui si trovano la moschea,  ,il mercato, gli antichi  bagni.

La moschea  Al  Karouine  risalente all’841 fu finanziata da Fatima  figlia di Mohammed Al Fihri ricco mercante tunisino, divenne la più grande Università del NordAfrica ed èla più antica università del mondo.  Le maioliche verdi che ricoprono i suoi tetti risplendono al sole.

L’Università era dotata di una ricca biblioteca e gli insegnamenti  spaziavano dalla Giurisprudenza islamica, alla  Storia, Geografia,    Astronomia ,Medicina.

La sorella di Fatima, Mariam, fece edificare nell’859lamosche degli Andalusi  ricca di maioliche colorate.

Ulteriore quartiere di  Fes, è la Mellah,risalente al 14esimo secolo.Più antico quartiere ebraico del Marocco. A differenza delle costruzioni musulmane che racchiudono terrazze, cortili e giardini interni custoditi da alte mura,che impediscono agli estranei di guardare all’interno, nelle abitazioni ebree i balconi si affacciano sulla strada.Artigianato tipico  è quello della lavorazione e tintura dei pellami, la cui lavorazione tradizionale è ancor oggi   eseguita a mano in vasche tonde varipinte, acquerelli  visibili dall’alto. Ulteriore artigianato locale è quello della lavorazione della ceramica  e dei mosaici di Zellige che ornano tavoli,fontene, pareti dallo stile inconfondibile.  

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